IL PRIMO FASHION BLOG ROMANZATO

Questo non è il solito blog di moda. E' una storia inventata, un romanzo, ma fa fede alla cruda realtà che ci circonda ormai: LA MODA E' DI TUTTI, E' PER TUTTI.
Tutti possono sfoggiarla ora nei loro blog, ma io voglio andare oltre. Sono stato messo al mondo con l'obiettivo di sdoganare il più possibile il Fashion System. Perchè diciamocelo...tutti vorrebbero essere Chiara. La mia amica Chiara. Lei è mia AMICA!

martedì 27 marzo 2012

GARGY IN WONDERLAND

Rieccomi miei cari lettori. Scusate se vi ho lasciato con l’amaro in bocca dopo il mio ultimo post finito a meta’ racconto. Continuiamo il mio fantasmagorico viaggio alla ricerca del vestito stampa Prada. Come vi ho gia’ narrato, mi trovavo nel meraviglioso mondo di Primark e dinanzi a me si materializzo’ Chiara accorsa in mio aiuto.
“Chiara cosa ci fai qua anche tu? Sei qua per aiutarmi?” chiesi alla mia vecchia amica blogger.
“No in realta’ sono la fortunata che ha acquistato l’articolo con l’etichetta dorata. C’enerano 5 in tutto il negozio. Era un concorso indetto dalla Regina, la proprietaria di Primark, per visitare la sua fabbrica."



"Il sogno di ogni blogger di Moda e’ scrivere un pezzo sul magnifico processo produttivo che porta alla creazione dei pregiatissimi abiti Primark. Con me c’erano altri bloggers famosi che misteriosamente son scomparsi.” Chiara concluse.
Miei cari lettori questa storia si sta velocemente macchiando di giallo. No per fortuna non sono i miei vestiti. Quanti punti interrogativi...Che la famigerata fabbrica di vestiti Primark sia dentro il negozio stesso? Dove saranno finiti gli altri bloggers?
“Io so chi puo’ risolvere i tuoi quesiti!” Chiara mi suggerisce. “Dobbiamo andare dallo Stilista Matto!”.
Lo Stilista Matto? E chi mai sara’ costui? Bando alle ciance e ai quesiti. Andiamo da’ sto matto e vediamo cosa avra’ da dirci. Cosi io e Chiara ci incamminiamo alla volta della casa dello Stilista Matto. Dopo 10 ore di cammino, iniziamo a stancarci. Approfittando della presenza di un bruco sdraiato su di un ramo che fumava un narghile’, ci sediamo e dialoghiamo con costui. “Oh che bellezza! Finalmente della bella compagnia...Volete fumare con me ragazzi?” il bruco chiede. Perplessi sul divieto o meno di fumare in un negozio, accettiamo la gentile offerta dell’invertebrato. Dopo neanche 10 minuti, io e Chiara siamo sballati. E ora come facciamo a raggiungere lo Stilista Matto? Non ricordo neanche come mi chiamo!
“Dove siete diretti miei cari amici?” domanda il bruco.
“Eravamo diretti verso la casa dello Stilista Matto, ma ora non ricordiamo la nostra strada.”
“La vostra strada? Qui tutte le strade sono della Regina...Se volete vi posso condurre direttamente dallo Stilista Matto, ma solo se riuscirete a rispondere ad uno dei quesiti del Brucaliffo”.
Un altro??? Ma basta...ma sicche’ entrambi non riuscivamo neanche ad alzarci in piedi, decidiamo di accettare.
“Questo e' l'indovinello: C'è un signore che possiede un cane.
Questo signore si chiama Ocane.
Di chi è il cane?”


Oh my gosh che difficolta’ questo indovinello! Non ce la faremo mai ad arrivare alla risposta in questo stato. Ma Chiara sembra aver trovato l’illuminazione persa.
“Ovvio il cane e’ randagio.” Chiara suggerisce.
“Non e’ randagio...” il brucaliffo replica.
“Uhm...il cane si e’ perso? No spetta...ovvio e’ mio! E’ Matilda! Quanto mi manca...guarda qua una foto nostraaa!”



Io inizio a stancarmi delle risposte date a caso da Chiara che involontariamente le lancio una bestemmia dietro: “Di Ocaneeeeeeeee Chiaraaa!!!”.
Che colpo di fortuna ragazzi miei, era anche la risposta! Il Brucaliffo gonfia il petto e con un fortissimo soffio provoca un tornado con tutto il fumo che aveva in corpo. Ci catapulta lontano dalla foresta in cui eravamo. In un battibaleno ci ritroviamo davanti la casa dello Stilista Matto. Finalmente! Dal di fuori sentivamo molte persone esultare. Suono il citofono ma nessuno viene ad aprirci. Saranno presi troppo per disturbarsi. Entriamo ugualmente ed ecco che dinanzi a noi una tavolata con persone ubriache che cantavano e urlavano. A quanto stavo capendo, tutti facevano festa perche’ lo Stilista Matto aveva compiuto 2 anni dalla rottura del contratto che lo legava a Dior. Ma aspettate? Ma questo Stilista Pazzo non sara’ mica...



Eh si miei cari lettori, e’ proprio John Galliano! Ma cosa mai ci fara’ qua??? Chiediamoglielo immediatamente.
“Sign. Galliano cosa ci fa da Primark?”
“Tesoro, io sono il direttore creativo di Primark...Dopo il licenziamento da Dior, la Regina mi ha ingaggiato per disegnare tutta la prima linea di Primark.”
“Davvero??? Oddio ma quindi mi saprai dire se avete disegnato o no questo benedetto vestito!!” chiedo a John, mostrandogli la foto del famigerato vestito stampa Prada.
“Ovvio amo, e’ il bestseller della stagione...Credo che siano sold out ora”.
Ecco tutto tornava.
“Data la sua preziosita’, solo la Regina ha il permesso di rimandarlo in produzione” afferma Galliano.
“Ma io l’ho comprato quel vestito. E dopo solo una volta che l’ho indossato, si e’ scucito quello straccio!” Chiara esclama.
“Come ti permetti barbonaaaaaaaaaaaaa! Fai schifo!! Sei una pezzente, una povera! Se volevi qualcosa di pregiato ti compravi quello originale di Prada, non venivi a spendere i tuoi miseri 8£ qua dentro!” replice lo Stilista Pazzo.
“Oddio come ti permetti di insultarmi! Lo sai chi sono io?? Ora chiamero’ la Fashion Police!” Chiara minaccia e John successivamente si scaglia contro ella. Ed ecco che in un batter d’occhio arriva la sicurezza di Primark ad interrompere la zuffa creatasi. Chiedono cosa stia accadendo e nessuno riesce a dare una risposta chiara e conforme dato lo stato di ubriachezza.
“Portateli dinanzi alla Regina!” esclama uno dei due.
La regina? Grandioso! Se conoscero’ questa Regina potro’ chiederle direttamente di farmi avere un vestito stampa Prada. Urra’! Ci conducono in una stanza che all’apparenza sembrava un tribunale. In realta’ era proprio un tribunale con giuria annessa.
Fanno sedere me e Chiara in una delle 2 postazioni degli imputati. L’altra è occupata da John Galliano. Ergo ci sarebbe stato un processo. A questo punto mancava solo il guidice. Squillo di trombe, rullo di tamburi, entrano tutti gli stagisti di Primark che ballando come cheerleaders annunciano l’ingresso della Regina. Wow che emozione, eccola...



Omg...ma la regina di Primark non e’ altro che il famoso Diavolo veste Prada. E’ Miranda Priestly, la direttrice di Runway, la piu’ alta autorita’ nel mondo della Moda.
“Miranda ma lei non dovrebbe esser a New York cercando di boicottare la settimana della moda in Uganda?” Chiara chiede alla direttrice di Runway.
“Ovvio tesoro, ma io sono onnipresente. Secondo te come ho fatto a creare un impero istituzionale nella moda come Primark? Grazie alla copertura come direttore della rivista piu’ imfluente nel settore. Gli stilisti mi han sempre seguita. Se una cosa non mi piaceva, loro la cambiavano fin quando non disegnavano quello che chiedevo io. E cosa chiedevo io? Quello che producevo per il mio Impero Primark. Immagina di vedere per la prima volta la sfilata di Alexander McQueen Spring Summer 2008 con gli abiti stampe teschi. Tutte le fashioniste il giorno dopo doloranti sulle proprie scrivanie nel desiderare dei vestiti che sarebbero usciti nei negozi l’anno seguente...invece NO. Io ce li avevo gia’ belli pronti nei miei magazzini perche’ IO dissi a McQueen che i teschi sarebbero stati di moda quell’estate. E BOOM! Il giorno dopo 1000 vestiti con teschi nei miei negozi Primark. Soldi a palate. Io dirigo tutto il gioco mia cara. Ahahahahaha!”
“Oddio ma questo e’ orribile! Tutta il mondo della Moda deve sapere il doppio gioco che lei fa!” Chiara minaccia la Regina Miranda, ma questa invoca le guardie di sicurezza urlando:
“Scucitele la tesssta!”.
Nooo Chiara e’ stata portata via. Oddio cosa mai le faranna ora? Le scuciranno davvero la testa? “Lei era la bionda con quel blog insalata che si persa all’inizio. Fara’ la fine che han fatto tutti i suoi amichetti bloggers. Gli ho invitati appositamente a vedere la mia fabbrica solo per levarmeli di torno. Stanno diventando la rovina della Moda, ficcando il naso dapperttutto. Ma veniamo a noi...Cosa e’ successo fra Galliano e il nostro giovane...E tu chi diamine sei?” la Regina rivolgendosi a me.
“Io sono Gargy, il famoso b...il famoso barbone di Londra!”. Meno male mi son corretto in tempo prima del disastro. Se avessi detto di esser il famoso blogger, probabilmente mi avrebbe scucito anche a me la testa.
“Sono entrato da Primark solo per il desiderio sfrenato di indossare per un giorno il famoso vestito con la stampa micro machine. Non posso permettermi un Prada ma lo Stilista Matto mi ha detto che sono sold out e solo lei puo’ rimetterli in produzione. In seguito lo stesso stilista mi ha consigliato di andare da Prada perche’molto migliori dei suoi stracci...”
“Gallianooooooooo! Ora sono stufa di te e le tue sbrornie. Scucitegli la tessssstaa!!” la Regina ordina. E Galliano viene portato via dalla sicurezza verso le stanze dell’esecuzione.
“Abbiamo perso un altro genio...Ora veniamo a te mio caro barbone. Se questo vestito vuoi veramente, la tua cara Regina te ne produrra’ una copia solo per te...ad una condizione!”
“Oddio quale mia Regina!?!?!?”
“Te lo devi realizzare da solo ora che lo stilista non c’è piu’...Se non riuscirai ti scucirò la testa, ahahahahaahah!”
OMG ce la faro’ mai a confezionarmi un vestito Primark direttamente nella loro fabbrica? Questo sta diventando un incubo, svegliatemiiiiiii!!!
La sicurezza mi conduce in quel che i bloggers definiscono il nucleo vitale della Moda terreste: la fabbrica di Primark. Il mio pensiero va ovviamente a Chiara. Sarebbe stata cosi entusiasta la mia amica nel vedere questo motore produttivo, documentare il tutto sul proprio blog. Purtroppo ora che e’ salita in cielo, dovro’ rivendicare il suo sogno. Vediamo cosa avra’ di speciale questo posto...Mah sembra tutto normale. Classiche macchine tagliacuci, manichini taglia 40, strumenti da lavoro ai propri posti e stagisti sfruttati che dormono sul pavimento stanchi. No aspettate...non stanno dormendo, sono morti!!! Oh che incubo miei cari lettori, in che posto son capitato???
“Son durati fin troppo...” sento alla spalle una ragazza parlare.
“Questi poverini putroppo” girandomi continua un’altra ragazza proprio di fianco la prima. Le guarda meglio e scopro che sono gemelle. Ma che belline!!!


“Noi siamo le sarte di Primark. Eravamo famose negli anni’90 come attrici ma con l’adolescenza abbiamo perso ogni capacita’ mentale cosi la Regina ci ha comprato al mercato degli schiavi.” continuano parlando simultaneamente le tue gemelle.
“La Regina ci ha ordinato di sorvegliarti, ma in realta’ vogliamo aiutarti caro Gargy! Siamo stanche di rivere in questa fabbrica. Vogliamo tornare a fare party ad Hollywood con le stars. Ti diremo il segreto della nostra creativita’. Galliano non faceva nulla di speciale. Mai nessuno ha fatto nulla di speciale. Semplicemente si affidavano all’ultima ruota speciale rimasta sulla Terra. Senza di essa non potrai mai realizzare il vestito stampa Prada...”
“Che ruota???” domando io.
“La ruota di “Gira la Moda”!!!” concludono le gemelle.



Cosa??? Primark possiede ancora lo strumento che ha reso possibile la Rivoluzione Industriale nell’800? Quello ruota fu bandita poiche’ contribuiva troppo a rendere la Moda accessibili a tutti. Tutti potevano esser stilisti. Difatti furono gli anni della Belle Epoque, tutti ben vestiti e cool.
“Dove la nascondete ditemolo? Con quella potrei finalmente realizzare il mio sogno e rendere la Moda accessibile al mondo interoo!” chiedo alla gemelle.
“Viene miniziuosamente nascosta nell’Ala Ovest della fabbrica. Una Bestia fa la guardia alla ruota. C’e’ solo un modo per raggirare questa Bestia e sottrargli il tesoro: farla addormentare in un sonno profondo. Abbiamo una macchina speciale, l’Arcolaio, in sartoria. Seguici!”.
Seguo le gemelle e prendiamo su questo arcolaio. Non era nulla di speciale. Un semplice apparecchio in legno fornito di una ruota e un pedale che aziona un ago affilato in cima della filiera. L’ago era avvelenato con un speciale sonnifero, l’unico in grado di far cadere la Bestia nel sonno eterno. Cosi ci diregiamo verso l’ala ovest. Tetra, fredda, buia: il luogo perfetto per contenere un cosi prezioso tesoro e al contempo una mostruosa bestia. Arriviamo dinanzi la Bestia. Questa era maestosa e tremendemente attanagliata al tesoro da custodire.


Posiziono l’arcolaio nel centro della sala su suggerimento delle gemelle, ma la Bestia ovviamente non si avvicina di un solo centimetro.
“Scusate gemelle, perche’ mai la Bestia dovrebbe autopungersi?” chiedo incuriosito alle due. “Non so, la favola dice cosi” le gemelle controbbatono.
“Ma sceme questa e’ un’altra storia!”.
Prendo le due e le do in pasto alla Bestia che non curante lascia il tesoro alla mia portata. Siii finalmente! Non ci crederete miei cari followers. Avevo fra le mani il piu’ prezioso oggetto del mondo della Moda. La ruota creatrice di tendenze e stili, si proprio quella tramite cui Coco Chanel forgio’ il primo completo tweed.
Ora creiamo subito il vestito stampa Prada e usciamo da questo inferno di negozio! Sembrava difficilissimo usare la ruota, ma in realta’ serviva solo un po’ di confidenza con l’arnese. Allora per prima cosa posizioniamo la sagoma sulla silouette desiderata. Fatto?



In seguito disegniamo l’abito ricalcando i solchi gia’ esistenti sulla ruota. Fatto?



Ecco fuori il disegno miei cari! Ci sono tutte le istruzioni necessarie per confezionarlo e produrlo ora. Sara’ una passeggiata.
Torno nella fabbrica ed in meno di 10 minuti non ci crederete miei cari, ma avevo fra le mani il mitico vestito stampa Prada! Oddio non vedo l’ora di provarlo su, finalmente! Abbasso la cerniera sul retro, inizio ad infilarlo dalle gambe e...OMG mi sta d’incanto!!! Guardate miei cari lettori, AMAZING




Non riuscivo a trattenere le lacrime dalla gioia. Ero tutto bagnato. Ma aspettatete...le lacrime mi rendono cosi “umidiccio”?

lunedì 12 marzo 2012

GARGY ALLA RICERCA DEL VESTITO INCANTATO

Salve o miei cari sostenitori e lettori. Scusatemi se vi ho lasciato nel tormento e sgomento per l’atteso continuo del mio post precedente, ma eventi diplomatici come le fashion weeks e il letargo hanno impedito la mia spedizione nel mitico store londinese Primark. Ma finalmente ora sono nuovamente a vostra disposizione per intraprendere questo viaggio fantastico nel mondo supremo della moda. Devo realmente scoprire se Primark produce la fantastica stampa macchinine di Prada. Andiamo!
Prenoto un taxi o cab come lo citano qua a Londra. Ovviamente non mi nuovo senza un cab. La moda ci insegna che esser belli e perfetti comporta soffrire camminando su tacchi 12. Almeno soffro stando comodamente seduto. “Quanto mancaaaa?” chiedo insistemente e ripetutamente all’autista. Muoio dall’attesa di entrare dentro Primark ma soprattutto perche’ vedo ovunque persone che cammivano lungo Oxford Street stringendo per mano delle shopping bag. AMAZING.
Eh si miei cari, sono proprio le buste dei desideri realizzate da Primark: marroncini pezzi di cartone assemblati con estrema artigianalita’, con un verdignolo logo che vuol far concorrenza alla piu’ blasonata Tiffany.




Ma piu’ di tutto, la stessa espressione stampata sulle faccie di questi fortunati acquirenti. Un senso di sodddisfazione, goduria, rei di esser le persone piu’ fortunate sulla Terra Moda. She’s so lucky!!!




Finalmente il cab accosta. L’autista: “Sir, it’s free”. Ma come gratis?? Scherziamo? Ok che sono Gargy il blogger famoso, ma addirittura questi benefici nel mondo etero ed effimero dell’automobilismo? In realta’ il motivo era ben altro. Ogni viaggio con destinazione Primark deve esser categoricamente gratis. Mi spiega l’autista che si tratta di un’antica tradizione dell’700, quando gli aristocratici francesi accusati con la pena di morte in seguito alla Rivoluzione Francese, chiedevano un giro da Primark come ultimo desiderio. Ma quanto e’ chic tutto cio’??? Troppo!
Scendo dal cab, mi giro e come la piu’ famosa scena del Titanic, quando Rose scendendo dal taxi si gira e ci viene mostrata per la prima volta la magnificenza della nave, cosi avviene con il colossale store. Colombe che salivano nel cielo, una leggera brezza profumata che ti faceva muovere i capelli, canzoni di Pavarotti come soundtrack all’ingresso. E’ il paradiso?
Ci siamo. Sto per entrare. Ovviamente tramite le mie parole e’ impossible riuscire a farvi rivivere questa esperienza. Aiutiamo con un bel video. Ma prima lanciamo la pubblicita’!



Rieccoci mie cari. Siamo giunti al momento video. Ovviemente come prima cosa dentro Primark non potevo che non chiedere alla prima commessa che passava dove potessi trovare il famigerato vestito con stampa micromachine di Prada. Avendo molto rispetto per queste lavoratrici, faro’ molta attenzione a farmi capire e scandire perfettamente il mio inglese. Siete pronti. 3, 2, 1, PLAY!




Ma come? Non esistono? Questa commessa incompetente stara’ scherzando spero? Faro’ presente al manager store di licenziare questa pezzente italiana. Che torni a far finta di cercare lavoro a Londra.
Intanto orde di ragazze impazzite sbraitano e si azzuffano per assicurarsi l’ultimo must have appeso sulla gruccia Primark. Devo ammettere che le collezioni presenti sono all’ultimo grido in fatto di design e di ricerca: poliestere, viscosa, alluminio, celloloide, scottex e carta velina si mescolano con finissime fantasie floreali da giardino invernale, giocando con preziose applicazioni come le biglie e i coriandoli ufficiali del carnevale di Viareggio, il tutto confezionato a mano dalle marmotte della Milka e tenuto su con la colla vinilica preparata appositamente dal famoso artigiano Muciaccia. Wow!
Ma proseguiamo con la mia ricerca miei cari lettori. Non abbiamo nessuna fretta. Non c’e’ nessun Goolum o essere soprannaturale che ci segue minacciosamente. Ma forse mi sbaglio...All’improvviso noto un delizioso tavolo adornato con accessori pellicciosi. Rimango catturato dalla qualita’ di questi a tal punto da voler testare con le mani la loro morbibezza. Ma qualcosa si muove. Oh my god che abbiano usato degli animali ancora vivi? Per sfortuna no, non e’ un accessorio...che sospiro di sollievo. E’ solo un povero coniglio bianco con una sveglia in mano che mi guarda ansioso.
“Ma che bellino! Quanto costerai bel coniglietto?” chiedo all’animale ovviamente non parlante. Invece l’animale e’ dotato di parola e mi risponde: “Siamo in ritardo! I vestiti con la stampa Prada stanno finendo! Sbrigati, seguimi!!!”.




Oh My Gosh! E’ un coniglio parlante...pensavo che esistessero solo nelle favole cose simili. Ma probabilmente Primark e’ un negozio da FAVOLA!
Cosa devo fare miei cari followers? Lo seguo? Massi...se il vestito devo avere, che il bian coniglio ci conduca da esso. Inizio a seguire il coniglio che velocemente riesce a raggirare tutte le pazze nel negozio. Faccio fatica a stargli dietro ma alla fine arrivo dinanzi i camerini. Il coniglio si ferma dinanzi a uno di questi. Lo apre, mi dice “seguimi...”, entra e chiude dietro di se la porta. “Vai Gargy” ripetevo a me stesso. Apro la porta, e... Mi ritrovo in una foresta miei cari. La porta del camerino dietro di me scompare del tutto.
“Ma dove minchia sono??”. Del conoglio piu’ nessuna traccia. Trovo solo un segnale con su scritto...




Perfetto! Riusciro’ a trovare il finto vestito di Prada anche se dovessi trovarmi sulla Luna. Continuero’ nella mia imperterrita ricerca.
Cammino e cammino ancora fino a quando non sento dei chiacchericci. Eppur non vedevo nessun esser vivente all’orizzonte. Abbasso lo sguardo e scopro che le voci provenivano dai fiori. “Caro Gargy, se il vestito di Prada tu vuoi, di Chiara devi fidarti oioi”.
“Chiara who? La mia famosa amica per caso?”
“Certo...Chiara e’ sempre tua amica...” E all’improvviso compare lei.




Miei cari lettori ma dove sono?? In the Fashion Wonderland??? AIUTOOOOOO

CONTINUA...